LUGLIO 2009 CUBAAAAAAAAAAAAAAA

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2009 21:29
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12/08/2009 22:59

Assaggiando l'Havana
Se il buongiorno si vede dal mattino questa sarà sicuramente una splendida giornata (almeno per me) infatti la colazione è veramente super. Un succo di mango da sballo (roba da prenderci l’indigestione) frutta fresca, uova strapazzate, bacon, caffè, pane tostato e marmellata di guayaba. Ci ricarichiamo abbondantemente e partiamo alla scoperta dell’Havana. Di giorno Santo Soarez fa tutto un altro effetto e sembra parecchio più vicino al centro rispetto alla sera prima. Meeting all’Inglaterra da dove partiamo per la nostra esplorazione. Prima di tutto il Capitolio. Fa molto regime ma merita di essere visitato. Gli oggetti di artigianato in vendita all’interno sono belli ma davvero cari rispetto ai prezzi che poi troveremo al mercato coperto di artesania o al mercatino vicino al Malecon.
Dopo il passaggio culturale si ricomincia immediatamente con il ricreativo e ci avviamo allegramente per Calle Obispo. Decidiamo di fermarci in un localino dove un complessino sta per cominciare a suonare. Primo giro di Mojito in terra cubana che, sarà l’aria o la compagnia, ha davvero un sapore differente… tentiamo di mantenerci calmi ma la cantante ha capito da mo’ che soggetti siamo e cosi acchita Van Van dicendogli “Io se que tu eres un animal…” Pero io soy la domadora!!!! E’ la fine. Il nostro eroe si alza e dopo aver fatto ballare la cantante del gruppo passa a Luna e poi a me… Insomma è già baraonda, con la gente che si ferma a guardarci ed i turisti che ci fotografano. Ripartiamo con il Cd autografato da tutti i musici e ci sentiamo in piena armonia con la città. Già cosi il gruppo non passa inosservato chissà quando saremo tutti insieme…Prima di fermarci a mangiare qualcosa Nutellina e Luna individuano con un colpo d’occhio invidiabile il negozio di scarpe “Via Uno” (scarpe di produzione brasiliana: sono simpatiche e costano il giusto per noi europei) Sotto lo sguardo sconsolato dei nostri compagni maschi ci attacchiamo come gechi alle vetrine – il negozio NON fa orario continuato SIGH - e dopo una serie interminabile di: Guarda quelleeee… nooo e quelle??? E le altre accanto??? Noo carineeee, bellissime…ecc ecc” giuriamo che prima di partire il posto subirà una nostra scorribanda e si sa… ogni promessa è un debito!!!!
Al Jardin de l’Oriente facciamo un pranzo-merenda notevole per pochissimi cuc anche se il sole ci sta decisamente squagliando. Il gruppo si divide: Vale e Miche si dirigono verso il mercatino e gli altri invece verso il Palenque per il pomeriggio della Rumba.
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Città: ROSIGNANO MARITTIMO
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12/08/2009 23:02

Al Palenque
Questa cosa che i cubani ballano la rumba per il fresco (dalle 2 alle 4 del pomeriggio) proprio non la capirò mai….
Damari sta sul chi va la perché dice che li ci va la “jente baja” ma in realtà ci troviamo in un giardino dove assistiamo ad una sorta di saggio di scuola di ballo con una atmosfera serena e familiare. L’unica cosa strana è che siamo probabilmente gli unici bianchi della situazione e non ci azzardiamo a muovere un passo neppure quando tutti scendono in pista.
Se ci fosse stato Marino di certo si sarebbe buttato la in mezzo ma noi non siamo sufficientemente rumberi.
Ci godiamo lo spettacolo e e poi rientriamo verso il centro quando arrivano comunicazioni in codice da Cristina ed Erica circa oggetti non meglio identificati da recuperare.Mistero fitto per due ore. Poi si scopre che dobbiamo semplicemente recuperare delle magliette per Marino. Tutto li.
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Città: ROSIGNANO MARITTIMO
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12/08/2009 23:27

La saga del Mobil 1
E qui inizia il primo tormentone della vacanza.
Ritornati all’Inglaterra a turno procediamo al cambio dei cucchi (il cambio è meno favorevole che in banca ma l’orario è molto più comodo) e poi ci rilassiamo con un refresco de lemon e po’ di musica sulla terrazza. Tutto sembra procedere a meraviglia quando BamBam si accorge di non avere più il cellulare.
Si precipita dentro, al banco del cambio ma del mobil neppure l’ombra. Proviamo a chiamare. Suona ma non sentiamo alcuna suoneria nelle vicinanze. La guardia dell’Inglaterra dice che sale a controllare se dalle telecamere si vede niente. Sparisce nell’ascensore e dopo un minuto guarda caso il mobil non da più segni di vita. Ale è nero e le ipotesi a questo punto sono solo due:
1) Al termine dell’operazione di cambio il cellulare è rimasto sul bancone e se ne sono impossessati: l’agente di cambio stesso, la guardia dell’Inglatera ovvero il cliente successivo.
2) Il cellulare è scivolato dalla tasca ed è rimasto sul taxi. Al momento che il tassista se ne’è accorto perchè squillava l’ha spento e amen.
Ma la prima ipotesi sembra quella che ha più consistenza.
Involontariamente, suggerendo di dire alla guardia che offriamo una ricompensa a chi ritrovasse “per caso” el mobil, innesco una reazione a catena i cui esiti saranno catastrofici. Ma perché non me ne sto zitta????
Damary infatti si offre di passare questa informazione anche ad un suo mezzo parente che ha un po’ le mani in pasta e così fa….Purtroppo il tipo in questione è sotto stretto controllo. La polizia non aspetta altro che una scusa per dargli una bella strigliata e così mentre noi torniamo a Santo Soarez a lavarci e rilassarci in attesa dell’arrivo di Marino e Federica che sono già scesi dall’aereo, Damary e VanVan passeranno il resto del pomeriggio a questionare con la polizia. Già è spiacevole farlo in Italia figuratevi a Cuba con l'aria che tira laggiù....Ulteriore conseguenza il recupero delle magliette per Marino passa in cavalleria….
[Modificato da satsit 12/08/2009 23:35]
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20/08/2009 23:27

...piu che una bancaria.......
.....ragazza satsit te più della bancaria dovevi fare la scrittrice [SM=g7989] [SM=g7989] !!!!davvero carini gli appunti di viaggio [SM=g7987] [SM=g7987] ...chissà uniti a quelli di fast cosa ne verrà fuori [SM=g7992] ...sicuramente un buon lavoro [SM=g7989] [SM=g7989] .....muovetevi a scrivere che poi altrimenti vi dimenticate le cose [SM=g8000] !!!!....ovviamente scherzo [SM=g7990] [SM=g7990] .....un [SM=g7996] a tutti!!!! [SM=g7993] [SM=g7993] [SM=g7993] [SM=g7993]
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Città: ROSIGNANO MARITTIMO
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28/08/2009 21:16

arriva il week end ed il racconto riprende...
durante la settimana abbiamo lavorato alacremente....
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28/08/2009 21:18

Tutti insieme!!!!
Dopo il ricongiungimento con Marino e Federica, che arriva splendida come una diva Hollywoodiana con tacchi e cappello, e la sistemazione nelle camere riprendiamo il taxi per tornare in centro (questa volta che non siamo pronti arrivano con ben 45 minuti di anticipo!!!!). Nel tragitto scopriamo – On Two ce lo aveva accuratamente taciuto – che la camera sua e di Marino è grande come un aia ma soprattutto piena zipilla di specchi… (oh a cosa serviranno???) e che il padrone di casa nel dare il benevenuto a Marino ha chiarito nuovamente che sono ovviamente (ovviamente????) benvenute eventuali ospiti…. Ma che ospiti e ospiti… Federica ed io ci siamo già assunte il ruolo di guardiane della moralità e quindi le ospiti sono assolutamente fuori discussione!
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28/08/2009 21:19

El Mobil - Parte II
Prendiamo posto all’Inglaterra ma di VanVan e Damary neppure l’ombra….
Dopo un tot si presentano sconvolti e sudati e ci riassumono le peripezie del pomeriggio. Cerchiamo di tirali su di morale ma il tipo sospetto torna a dire qualcosa a Damary incurante della miriade di telecamere, che abbiamo scoperto solo ora, sono dislocate in tutta la zona. Così il poliziotto che sta fuori la blocca e ricomincia la manfrina sostenendo che i suoi documenti sono falsi e che la deve riportare via ecc-.. ecc. La situazione è veramente pesante e non sappiamo come comportarci. In Italia avremmo assediato il poliziotto fino a farlo ragionare ma qui non sappiamo neppure se avvicinarci può migliorare o peggiorare la situazione. La voglia sarebbe quella di saltargli al collo, soprattutto quando vediamo il viso disperato e rigato di lacrime di Damary. Decisamente per noi Yuma è difficile vedere Cuba nella sua reale dimensione, i nostri parametri di riferimento sono talmente diversi che è quasi impossibile capirla.
Damary decide di tornare a casa e noi per distrarre Van Van, che è cupo come cielo in tempesta e borbotta in continuazione come una pentola di frioles, ci dirigiamo a cenare in un ristorante caratteristico di fronte al Capitolio.
L’ora si è fatta tarda e nell’attesa del cibo io letteralmente mi svengo sul tavolo e dormo della grossa incurante di tutto e tutti. Gli stravizi di ieri sera assieme al fuso si fanno sentire … in Italia sarebbero le 4 del mattino. Mi rinvengo un attimo quando discutiamo del transfer a Camaguey: devo sostenere il partito del pulmino con autista contro il noleggio auto. Appena la mozione passa mi riappisolo tempo zero. Mangio con occhio aperto e l’altro chiuso tra uno sbadiglio e l’altro. La cena sarebbe ottima se solo fossi in grado di apprezzarla sto meditando di andare dritta a letto invece di andare a ballare….ma il richiamo del concerto di Manolito è troppo forte e così ci trasciniamo (anche gli altri stanno accusando la stanchezza) fino alla Casa della Musica Galiano.
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28/08/2009 21:19

El Milagro
Nel preciso istante in cui entriamo il concerto ha inizio alla grande con: l’Hanvana me llama.
Una scossa di adrenalina pura attraversa tutti noi; senza neppure appoggiare le borse entriamo direttamente in pista a ballare vivi e reattivi come se ci fossimo appena svegliati. Non ce n’è per nessuno: ci impadroniamo del centro della pista e gli altri che si arrangino!!!! I cubani allibiti ci guardano come fossimo marziani.
Anche Van Van si ripiglia anche se inframezza un ballo ad un mugolio di disappunto per il Mobil perduto, per la scheda ministeriale, il numero da bloccare, l’addebito automatico sulla cuenta e via discorrendo….
Per fortuna la musica è a tutto volume….Niente ci ferma fino alla fine del concerto e anche oltre quando gli danno di reggaeton a tutta manetta. Questa si che è vita!!!
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28/08/2009 21:20

Buongiorno al sole
Verso una certa ora del mattino il ventilatore da solo non ce la fa (l’aria condizionata l’abbiamo spenta a noi vecchiette ci venire gli acciacchi…) ed il caldo comincia a farsi sentire nella nostra cameretta. In contemporanea con Fede scostiamo il lato destro e sinistro della tenda che oscura la finestra a capo del letto, guardiamo fuori e… meraviglia al nostro Cucù risponde il ciao ciao di Luna e Daniela che sguazzano con mucho gusto nella piscina jacuzzi del patio.
Due secondi netti e senza neppure lavarci il viso anche io e Fede siamo a guazzo. Veramente tanta roba… seguita da una altrettanto valida colazione. Ci rimpinziamo dato che abbiamo bisogno di forza per le avventure che ci attendono.
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28/08/2009 21:21

El Mobil - Parte III
Come ormai consuetudine appuntamento all’Inglaterra anche se dovremmo cambiare punto di incontro visto che come arriviamo qui a VanVan gli riviene a gola il Mobil. Stamattina in più dobbiamo cercare di collegarci ad Internet per bloccare i numeri di entrambe le schede (mannaggia era pure dual sim) e svolgere tutte le pratiche per rendere il Mobil inutilizzabile. Questa idea di far diventare il suo cellulare un pezzo di plastica inutile nelle mani di chi se n’è indebitamente impossessato risolleva un po’ Ale ma tra il dire ed il fare c’è di mezzo i tempi cubani… fila per la computadora, connexione lentissima…e via cosi…. A me e Fede c’entra anche andare a comprare un pezzo di pizza cubana con una lunga discussione con un omino che sostiene che due cucchi sono TROOOOPPPIIIII soldi… Mi ci è voluto almeno 10 minuti per capire che 2 pesos erano di moneta nazionale e con due cucchi mi potevo portare via anche tutta la baracchina….
Verso le undici e mezzo un pezzo del problema Mobil è oggettivamente risolto ma le rassicurazioni ottenute via telefono dall’operatore italiano circa la disattivazione non convincono affatto Van Van che continua a frantumarci con i suoi borbottii. Madre de Dios!!!!
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28/08/2009 21:21

Il mercato fantasma
Come con i bimbi tentiamo la carta “distrazione” e lo incarichiamo di condurci al mercatino de artesania sul malecon. Al mercatino di Obispo sostengono che l’altro è chiuso ma noi ci strizziamo l’occhio l’un l’altro… “lo dicono perché vogliono che si compri qui…” E Valentina rincara la dose: si si laggiù ci sono mooooltee più cose e a prezzi migliori… Lo shopping nototimente rende noi fanciulle belve assetate di sangue e così ci dirigiamo furiosamente verso il Malecon ma…. Putroppo la serie negativa di VanVan sarà ancora lunga prima di terminare infatti è domenica e la domenica è festa quindi NIENTE MERCATO!!!
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28/08/2009 21:22

Fenomeni alla Boteguita
Ale avvistosi della mala parata riesce però a rabbonirci e ci porta dritti dritti niente popo’ di meno che alla “Boteguita del Medio”. L’euforia torna ai livelli normali specie dopo il primo giro di Mojito, le innumerevoli foto che ci spariamo l’un l’altro come giapponesi per testimoniare il nostro passaggio li e l’acquisto dei primi abanico DOCG della BdM.
Sembra che tutto possa concludersi come un passaggio senza note particolari quando l’orchestrina parte con un son e Dani, Fede ed io accenniamo un passo base in controtempo…. La donnina dietro il banco ci vede, esce e come un furia caccia gli altri avventori e ci spinge nel mezzo a ballare…. Che dici, due lire per cominciare un milione per smettere: al son successivo Marino e Luna sfoggiano i loro migliori passi. Siamo all’esaltazione totale ballare alla Boteguita…. Ed è cosi che decidiamo anche di fermarci a mangiare…. Non possiamo chiudere altrimenti questa esibizione …. Ops… ho usato il termine sbagliato… insieme a Mobil questa parola scatena i mugugni ed i mal di pancia di diversi soggetti tra cui Marino e Van Van e quando accidentalmente viene pronunciata apriti cielo e spalancati terra….
Ma questa è un'altra puntata!!
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28/08/2009 21:23

Sin Rumba
Dopo esserci ingozzati di specialità cubane tipo il Picadillo a la Habanera, chicharrones y tostones, arroz y frioles ecc. ecc. accompagnati da Cristall e Bucanero a volontà, Marino comincia a friggere perché vuole andare al pomeriggio della rumba. Ci rimettiamo così in cammino sotto il sole a picco. Quando arriviamo nel luogo dove teoricamente si balla rumba scopriamo con disappunto estremo che sono le quattro passate e quindi è già tutto finito… la serie negativa del nostro uomo all’Havana si sta allungando…. Stazioniamo per un po’ indecisi sul da farsi quando ci rendiamo conto di essere circondati dal nero totale. Certi stocchi di ragazzi che non finiscono più con dei muscoli in bella vista a cui noi ragazze siamo poco abituate e quindi ci ritroviamo a fissarli un po’ troppo. Questi se ne accorgono e si avvicinano, probabilmente vogliono solo farsi offrire un po’ di birra, ma non ci sentiamo per niente a nostro agio e così tentiamo di defilarci senza farsi notare. Il risultato è stato come tentare di nascondere un watusso in mezzo ai pigmei. Capirai, tutte bionde, con 12 cm di zoccoli ciascuna, shorts, borse che sembrano valige, abanico e pamela. Ci manca solo l’insegna al neon con la freccia lampeggiante che ci indica e con scritto “TURISTE”. Ad un certo punto VanVan che è un po’ agitato (si sente responsabile dell’incolumità del piquete) si gira scocciato e ci dice la frase storica: Certo non fate proprio niente per mimetizzarvi!!! Al che le ragazze si guardano tra di loro con facce interrogative controllandosi vicendevolmente trucco e parrucco come a dire: Be’ che abbiamo che non va, ci sembrava di essere pure carine…
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28/08/2009 21:23

La farmacia
Mentre cerchiamo di allontanarci la Federica continua a borbottare che ha bisogno di una farmacia per comprare non si capisce cosa. Ne adocchio una sul nostro cammino e così mi fermo per cercare di capire da Fede di cosa ha necessità e se siamo in grado di tradurlo efficacemente (con le medicine e meglio evitare i fischi per fiaschi!). Il gruppo si è allontanato di qualche metro in avanti quando io mi giro e vedo una truppa compatta di cinque ragazzi che si avvicinano decisi. La reazione è fulminea, abbranco Federica per la vita – che ancora sta borbottando sulla specialità medicinale desiderata – e la spingo di peso in avanti quasi sollevandola e quasi facendola cadere. Alla sua espressione interdetta rispondo solo con un via via via che lei lì per lì non capisce. I ragazzi ci seguono fino al Malecon ma poi capiscono che pane secco non ce n’è e quindi smobiliatano.
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28/08/2009 21:24

L'ombra sul Malecon
Vediamo, al di là del Parco Maceo, delle baracchine e sentiamo musica e ci pare una buona idea andare in quella direzione con l’intenzione di metterci al fresco, bere una birretta ghiacciata e se del caso farci anche una salsita. Ci accorgiamo però che oggi è la festa del fanciullo e quindi la musica è da bambini (dal ballo del qua qua in giù) e ci sono in giro un sacco di piccoli mostri urlanti. Sono le 4 e mezza ci saranno almeno 45 gradi e sul Malecon nemmeno l’idea dell’ombra. Non sudiamo neppure, stiamo letteralmente evaporando. Anche i ragionamenti si liquefanno e stentiamo a prendere una decisione qualsiasi, andiamo avanti per inerzia fermandoci ad ogni passo per tentare di proporre qualcosa. Federica è in ebollizione, sta dando di matto (non regge al caldo) e con voce isterica urla: Non ci potremmo mettere a discutere all’ombra???? Peccato che nel giro di chilometri l’unica ombra sia quella ben misera dei nostri cappelli… finchè qualcuno e non ricordo neppure chi lancia l’ideona: ma se tornassimo a Santo Soarez e ci buttassimo in piscina?
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28/08/2009 21:24

Jugo de mango
Detto, fatto. Giusto il tempo di arrivare e metterci il costume che siamo tutti a bagno come asparagi. Questo posto sarà pure lontano dal centro ma questa piscinetta vale veramente oro! Mentre ci stiamo raffreddando chiediamo a Elvira (la padrona di casa) se ci può fare quel meraviglioso frullato di mango che ci scoliamo tutte le mattine. Un ora di piscina con Jugo de mango a volontà ci rimettono decisamente in sesto in vista di una serata ricca di impegni.
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28/08/2009 21:25

El Canonazo
Il primo impegno previsto per la serata è la cerimonia del Canonazo ovvero lo sparo del cannone alle nove della sera.
Giungiamo alla fortezza abbastanza in orario ma come al solito VanVan latita. C’è da dire che anche se ha uno dei tre cellulari di Daniela (che se alla partenza sembravano ridondanti adesso nessuno si azzarda a sostenere che non è stata previdente) le comunicazioni risultano difficili.
Ci mettiamo in fila per il biglietto e mi becco subito una partaccia dalla guardia perché tento di entrare dall’uscita, poi chiedo scusa ed informazioni e quello fa il vago dicendo che non sa niente. Ma ci facci il piacere, ma se ci sei tutti i giorni qui!! Poi capisco perché fa il vago. Per i cubani in moneta nazionale ci sono tre casse ed il prezzo è 8 pesos a cranio mentre per gli stranieri c’è una cassa sola ed il prezzo è 8 cuc a persona. Sembra uguale ma non è; dopo l’esperienza della pizza ho capito il giochino ed infatti 8 cuc corrispondono a circa 200 pesos di moneta nazionale (non so se mi spiego disse il paracadute…).
La fortezza è veramente ben restaurata e curata e dai bastioni si vedono lampi di raggi gamma e cose che voi umani non potete immaginare… no, no, questo è Blade Runner… Dicevo dai bastioni uno stupendo colpo d’occhio sull’intera città al tramonto e poi c’è un venticello cosi fresco che è un piacere. La cerimonia dello sparo con tanto di militari in divisa ottocentesca e l’illuminazione rappresentata unicamente dalle torce a petrolio accese nel buio è veramente suggestiva insomma tutto finto ma va visto.
Nel frattempo Damary, JeanPierre e VanVan ci hanno raggiunto e dopo una serie interminabile di foto e primi acquisti di souvenir (Marino e Andrea si comprano due camicine da rumberi veri) riconvergiamo verso il centro ed il Jardin de l’Oriente per la cena ma la sfiga si accanisce con VanVan che l’ha proposto ed infatti troviamo sprangato. Bé, niente paura! Troviamo una soluzione alternativa nelle vicinanze e ceniamo con un sottofondo esclusivamente di bachate.. La domanda sorge spontanea… che i gestori siano Dominicani???
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Città: ROSIGNANO MARITTIMO
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28/08/2009 21:26

Il delirio del DELIRIO HABANERO
Il prossimo impegno della serata è ovviamente il ballo e così ci dirigiamo verso uno dei locali più “in” del momento in prossimità di Piazza della Rivoluzione ovvero il Delirio Habanero.
Abbiamo i piedi già in movimento e saltelliamo per scaldarci.. stasera non ci ferma nessuno.
Tanto per giocare, visto che su questo locale circolano voci insistenti sul fatto che sia pieno di jineteri e soprattutto jinetere, spediamo in avanscoperta i ragazzi per vedere cosa succede quando entriano le donne e, per ingannare l’attesa, noi fanciulle facciamo due passi dentro la piazza.
Il colpo d’occhio è notevole, la piazza è enorme e ci fa sentire come formichine soprattutto con l’immensa immagine del Che che ci sovrasta. All’improvviso la piazza si accende… ci devono aver notato e riconoscendoci come turiste (o come mai?) ci illuminano la piazza per farcela godere nel sua grandiosità. Ci diamo di gomito per la soddisfazione e ricordando gli insegnamenti di Ana ripartiamo camminando “come donne e non come manici di granata” per ringraziare della gentilezza ricevuta.
La nostra entrata trionfale al Delirio Habanero si stempera nel nulla. I ragazzi hanno fatto quadrato e si sono rintanati in un angolino vicino al bar e ORRORE ci fanno capire che qui solo ed esclusivamente reggaeton. Poi annunciano l’inizio del concerto.. le nostre rinate speranza muoiono in un nanosecondo: il gruppo suona dal vivo si, ma ovviamente reggaeton. Inutile, stasera non ce la scansiamo. (Abbiamo poi scoperto che il gruppo che suonava – per noi illustri sconosciuti – sono invece una band che a Cuba va alla grande…) Cerchiamo di prenderla con spirito e balliamo un po’ ma due ore di reggaeton continuativo sono veramente pesanti in più Andrea comincia a dar segni di cedimento: è verde come i marziani e con una espressione concentrata del tipo “posso farcela ancora solo per 5 minuti”. Considerando che domattina dobbiamo partire presto, molto presto, troppo presto per Camaguey e che anche Valentina e Michele sono già praticamente addormentati decidiamo che almeno un gruppo si ritira verso Santo Soarez.
Usciamo alla ricerca di un taxi ufficiale ma non passa nessuno o meglio i taxi che passano, sono circa le 3 di notte, tirano via di lungo. Andrea è alla frutta, passata mezz’ora siamo ancora li e la disperazione sale. Nel frattempo arrivano anche gli altri la cui resistenza al reggaeton è più alta ma non infinita, Finalmente intercettiamo un taxi e parte il primo gruppo che arriva sano e salvo a destinazione.
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Città: ROSIGNANO MARITTIMO
Età: 59
Sesso: Femminile
28/08/2009 21:27

a te Marino
Per ora mi fermo che da leggere ne avete abbastanza...e poi tocca a Marino che ci racconta la sua storia..... [SM=g7990] [SM=g7989]
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01/09/2009 20:18

MARINO E FEDE ALL' HABANA
MARINO E FEDE ALL' HABANA
Luisella è partita a rafficca, con una serie di eventi senza soluzione di continuità da lasciare un po' frastornati. Ma questi racconti sono lo specchio dei nostri giorni avaneri e dei giorni che ci saranno in seguto a Santiago, quindi pieni di entusiasmo, di cose da fare, musica da alscoltare, posti da vedere, mojiti da bere, persone da conoscere, balli da imparare, profumi e gusti da assoporare, momenti di stanchezza dovuti non tanto al caldo ma quanto alle ore di sonno assolutamente al di sotto della metà delle ore che dorme in media l' omo umano per sopravvivere senza traumi.
Cercherò di arricchire con qualche particolare o riflessione personale il nostro soggiorno nella capitale: vi avevo lasciato in volo con la Fede, sbrigate le pratiche doganali e di recupero bagaglio mi avvio allo sportello del cambio per cambiare gli Euro in CUC o come da noi battezzati "spacchiotti", il cambio non è male ad 1,24 il più favorevole che troverò durante il soggiorno sarà ad 1,27 con un cambio medio di 1,25, mentre sono in fila la Fede si era percipitata fuori dall'aeroporto in crisi di astinenza per fumare una sigaretta con il suo abbigliamento, il suo capello vaporoso biondo, il suo cappello, il suo charme e la suà innata femminilità; dopo pochissimo la vedo fare capolino dalla porta circondata da sette/otto pseudo autisti, faccendieri,Jineteri ecc. ai quali ammiccando verso di me con fare un po' incerto diceva :" li està mi esposo". Con gli spacchiotti in mano mi sento più sicuro, scartiamo gli autisti che si erano proposti alla Fede in modo troppo energico (e suo esposo si era anche un po' incazzato) e prendiamo un taxi ufficiale, contrattanto il prezzo per un fantomatico indirizzo di una casa particular di un quartiere che doveva essere centrale ma si rivelerà periferico e cioè Santo Soarez. Non ricordo quanto abbiamo pagato ma era decisamente contenuto, mi pare 23 spacchiotti con mancia incorporata.
Habana mia hermana, la musica i balli le persone ma quello che più mi colpisce è l'odore, il profumo, profumo di caldo, di umido, di fiori, di tabacco è come fumare un partagas presidente (il mio sigaro preferito) ad ogni respiro viene fuori un gusto, una spezia che si lega al precedente e ti accompagna per tutto il soggiorno nell'isola. Non senza difficoltà troviamo la nostra lomita (collinetta) a Santo Soarez e vedere tutti i ragazzi a migliaia di km di distanza da casa fa un enorme piacere, la vacanza inizia a decollare.
Io non sono con il resto del gruppo, ma in un'altra casa con Andrea, la nostra sistemazione sarebbe assolutamente l'ideale per qualche single impenitente alla ricerca di avventure: abbiamo un quarto tutto nostro con ingresso indipendente, due camere matrimoniali, la cucina in uso ed un soggiorno più il bagno in comune. le pareti attorno ad i letti ed i soffitti sono adornati di specchi, ed io più volte mi sono svegliato nella nette cercando di capire chi era quella figura che si rotolava sul soffitto; il nostro padrone di casa ci ha spiegato senza troppi giri di parole che potevamo portare degli ospiti i quali sarebbero stati ben accetti, anzi sembrava quasi incitarci a farlo come se fosse una specie di gara. Quando rientravamo alle ore più improbabili della notte e del mattino trovavamo sempre il nostro vicino di quarto, un fiornetino che evidentemente aveva preso alla lettera i suggerimenti del padrone di casa ed ogni volta era con una o due rappresentanti femminili della popolazione locale e vedendoci in coppia a me ed Andrea ghignava sotto i baffi conscio di aver vinto la gara anche per quella notte,
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