Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

bailando salsa

LUGLIO 2009 CUBAAAAAAAAAAAAAAA

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    Nutellina75
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    Città: LIVORNO
    Età: 48
    Sesso: Femminile
    00 02/09/2009 14:39
    wow
    ragazzi che libro che verrà.... [SM=g7997]
    siete spettacolari!!!!!
    e noi che vacanza da urlo che abbiamo fatto!!!! [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991] [SM=g7991]
    [Modificato da Nutellina75 02/09/2009 14:40]
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    cris_75
    Post: 307
    Città: LIVORNO
    Età: 49
    Sesso: Femminile
    00 21/09/2009 16:06
    MAGIA ALL'HABANA

    Una bella parte di gruppo si è compattata, la sistemazione nella casa particular di Santo Soarez non è male anche se lontana dal centro e quando non sappiamo più dove sbattere la testa per il caldo ci rifugiamo nella piscinetta iacuzzi di casa e ci facciamo portare un Hugo de mango necessario per la sopravvivenza. Nostro punto di ritrovo in città è L'hotel Englaterra, nella piazza del capitolio, l'hotel è bello e suggestivo, in stile arabeggiante e dentro c'è di tutto e cioè: cambio valuta, noleggio auto, internet, un buon ristorante sotto i portici a prezzo modico con pranzo e cena allietato da un trio di son, oltre ai piatti discreti anche il mojito è buonissimo. Primo pranzo, primo son, mi alzo prendo Lunita e apro le danze in mezzo ai tavoli! e vai con l'havana. All' havana ho fatto quasi tutto quello che volevo: girare con la testa all'insù senza un obbiettivo preciso, se non degli pseudo mercatini che cercavano le ragazze ma che mi pare non abbiamo trovato, la destinazione non aveva grande importanza lo scopo era di camminare, sudare, ascoltare musica, ascoltare le voci per fondersi con tutto quello che ci circondava. All'havana bisogna avere i ritmi giusti, non si può farsi prendere dalla frenesia, anche quando siamo usciti dal "delirio" del Delirio Habanero alle quattro di mattina e non passava un taxi neanche per sbaglio e sapevamo che dopo due ore avevamo da partire per una decina di ore di viaggio verso Camguey la cosa più importante era mantenere il ritmo dell'havana, senza agitarsi, seduti sul marciapiede nell'immensità della plaza della rivoluciones, con il suo monumento, con un cielo stellato che ti scende addosso fino a toccarti ed il caldo umido che non molla la presa neanche alle quattro di mattina, le macchine e gli individui più strani che si fermavano facendo strani ammicchi interessati probabilmente alle nostre donne ed ai nostri spacchiotti, ma l'importante è il ritmo, non perderlo, non fare troppe mosse brusche, non mandare a quel paese l'unico taxi che passa e non ci caga neanche, tieni il ritmo lascia che la magia ti prenda, lascia che passi qualcuno che non sai esattamente chi è e vedrai che come un' onda lunga si rientra tutti, rigorosamente alla spicciolata, nonostante il black out, nonostante nessuno conosca la lomita di Santo Soarez, nonostante la casa sia chiusa come per magia ci troviamo tutti nei nostri letti per i nostri meritati 45 minuti di sonno prima di partire.Segna come irrilevante
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    cris_75
    Post: 307
    Città: LIVORNO
    Età: 49
    Sesso: Femminile
    00 21/09/2009 16:07
    Dicevo che non ho fatto tutto quello che volevo, ma molto: Ho ballato son alla Bodeguita del Medio, che per chi non lo sapesse è il locale dove Ernest Heminguey era solito andare a sorseggiare il suo mojito (nato in quello stesso locale) e seduto sulla terrazza scriveva alcuni fra i suoi più celebri versi. Ballare alla Bodeguita è impossibile perchè il locale è molto piccolo e sempre pieno di turisti, quando è entrato il trio son per suonare sembrava quasi impossibile che in tre riuscissero ad entrare dentro con gli strumenti, quando abbiamo capito che si volevano mettere proprio nel nostro angolino appena conquistato a fatica li abbiamo anche guardati male, le ragazze sono finite spalle alla parete in fila una accanto all'altra praticamente schiacciate dal resto dei clienti. Prime note di Son e primi passi impercettibili di Luisella che era proprio accanto ai musici: passo base di son Cu cu un e vai con l'apertura laterale di sinistro, quando si dice la passione per una musica per un ritmo, ma c'è dell'altro, il genio ed ancora una volta la magia: vai Luisella e parte la Fede accanto a lei, e parte Luna e ancora Daniela una afianco all'altra, coordinate, la gente inizia a fare spazio: vai con le braccia, sinistra su (sul passo destro) e destra giù (sul sinistro), la padrona del locale una mulata in su con il peso e con gli anni vede la scena e con una prontezza inaspettata sgombera il centro del locale dove piazza le nostre quattro ballerine chbe in tutto questo trambusto non hanno perso nè il tempo nè la sincronia, ancora la magia! Andate bimbe è il vostro momento, i clienti iniziano a tirare fuori macchine fotografiche e telecamere, deve essere uno spettacolo organizzato non ci sono dubbi, tutti che scattano, tutti che applaudono, le guardo inebriato da tanta bellezza, il son suonato dal vivo è naturalmente lunghissimo e qui ancora genio di Luisella che prima di esaurire il repertorio mi ordina: prendi Luna e balla! Sono un po' inebetito dal numero dei mojiti e dall'atmosfera ma capisco l'ordine, l'ordine è un ordine e non si discute, prendo ancora Lunita e Cucuun, le altre tre scivolano via a passo di son e resto padrone del locale con una delle mie ballerine preferite fra le mani... e vai con la magia, non ci sono più dubbi è uno spettacolo organizzato scatta, riprendi tutto è tutta una magiaaaaaaaaaaaaaa...............................
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    cris_75
    Post: 307
    Città: LIVORNO
    Età: 49
    Sesso: Femminile
    00 21/09/2009 16:07
    SPOSTAMENTI

    Durante il nostro soggiorno all'Havana abbiamo iniziato a pianificare quello che sarebbe stato il nostro itineriario vacanziero e come effettuare gli spostamenti. I nostri punti fissi erano due: il matrimonio della maestra a Camaguey il 21 luglio, ed il volo interno già prenotato da una parte del gruppo per rientrare da Santiago all'Havana il giorno prima del rientro in Italia. Io avrei optato per noleggiare tre auto da riconsegnare al nostro arrivo a Santiago, con le quali fare tutti gli spostamenti ed avere un po' di autonomia nei vari soggiorni. Lo scorso anno avevo noleggiato una macchina con la quale ho percorso duemila km e nonostante tutti gli inconvenienti che si possono trovare per le strade cubane (mancanza di cartelli, mancanza di illuminazione, buche, carri trainati da cavalli, animali vari ecc), avevo trovato molto piacevole guidare, ero libero negli orari, negli itinerari, potevo caricare qualsiasi cubano o cubana mi chiedesse un passaggio e non avevo nessun tipo di condizionamento. Naturalmente non tutti la pensavano come, le alternative erano il pullman (auaua) o il noleggio di macchine o pulmini con autista; io ero fermamente deciso ad evitare il pullman che odio e che in Cuba hanno la sinistra caratteristica di avere l'aria condizionata a palla regolata sui 4°/5° gradi. Ad una cena in un ottimo ristorante proprio di fronte al Capitolio (dai prezzi contenuti), iniziamo la discussione, anzi la inizio io perchè vedo Luisella (assolutamente contraria al noleggio auto) praticamente addormentata sul tavolo; come inizia la discussione la tenace ed astuta femmina che era praticamente svenuta ridiventa lucidissima in una frazione di secondo ed espone ad una platea attonita di commensali tutte le possibili insidie ed i pericoli ed i disastri praticamente annunciati ed invitabili ai quali saremo andati incontro con il noleggio della macchina. Riesco ad evitare in calcio d'angolo il possibile pullman e decidiamo per il noleggio di un pulmino con autista che ci porterà a Camaguey, presa la decisione Lu si ripiega su se stessa ed entra in letargo per uscirci in maniera ancora più clamorosa e sorprendente al concerto di Monolito y su Trabuco dove occuperà il centro della pista e della scena per tutta la sera.
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    cris_75
    Post: 307
    Città: LIVORNO
    Età: 49
    Sesso: Femminile
    00 21/09/2009 16:08
    Dopo l'ultima notte nella capitale, già ampiamente commentata e dopo i nostri 45 minuti di sonno, si presenta a Santo Soarez l'autista con il pulmino sottodimensionato per quanto riguarda il posto bagagli. Le nostre donne si erano portate dietro l'intero corredo, per non parlare della valigia dei regali dove c'erano anche svariate bottiglie di vino mandate dal postino e da Alessandra appositamente per il matrimonio della maestra, portate con grande sacrificio e sparite nei meandri cubani in quanto sulla tavola del matrimonio non sono mai arrivate mah...
    Partiamo con il pulmino completamente pieno, ma dobbiamo passare ancora por l' Habana veja per prendere il nostro hombre all' Habana (Ale) e la sua relativa valigia (malleta). Dopo vari tentativi il nostro autista riesce a fare quadrare il cerchio delle valigie, ma l'ultima e più grossa doveva per forza di cose premere sul vetro posteriore, il nostro Ale da buon pompiere ed attendo osservatore redarguisce l'autista dicendogli che potrebbe essere pericoloso, ancora io e Luisella che durante tutta la trasferta cubanaisiamo stati in fortissima sinonia, capiamo il pericolo vista la negativa influenza che in quei giorni sembrava godere il nostro bombero ed io istintivamente passo rapidamente e con non curanza una mano sui gioielli di famiglia mentre Luisella recita qualche Mantra appositamente coniato.
    Il tutto si rivelerà inutile contro la previsione/presagio di Ale, infatti a metà viaggio circa il vetro posteriore si trasforma in un tappo di champagne stappando il pulmino e lasciando le malletes libere di prendere il volo sulla caretera central; le valigie vengono miracolosamente salvate con un rapido guizzo da parte dei passeggeri sistemati sui sedili posteriori, con la certezza che se fosse uscita la prima in virtù di un inivitabile effetto domino sarebbero uscite tutte per una semina di malleta su la caretera.
    Dopo questo inconvveniente, Ale, nostra preziosissima guida habanera, viene relegato nelle seconde file e con la sua decadenza da capo gruppo decade anche la sua aura negativa (sfiga nera).
    Avvicinandomi a Camaguey inizio a sentirmi a casa, non vedo l'ora di ritrovare Erica, Marica e Noemi, Cristy, ma mi rendo conto di aver voglia di rivedere tutti gli amici di Camaguey, partendo dalla Maestra, Carlos e Danya, Lorenzo, Musaci, Figurin e tutti gli altri, mi siedo accanto all'autista e lo guido con sicurezza a Camaguey, quartiere Diamante in una cajesita proprio davanti a el pollo.
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    satsit
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    Città: ROSIGNANO MARITTIMO
    Età: 59
    Sesso: Femminile
    00 22/09/2009 22:43
    Ore 6 sveglia!!!
    Dopo due misere ore di dormita saltiamo giù dal letto perché tra poco arriverà il van che ci deve portare a Camaguey.
    Sembriamo degli zombi ma ci riprendiamo un attimo nella fase di posizionamento delle mallettas nel pulmino. Ci sembra di giocare a Tetris e siccome siamo tutti espertissimi di logistica offriamo le nostre indicazioni senza riserve così l’omino fa subito una mega sudata tanto per cominciare. Dopo vari tentativi il Chofer si dichiara soddisfatto. Noi invece abbiamo qualche dubbio soprattutto pensando che dobbiamo ancora caricare Ale e la sua giallona.
    Il tassista sembra tranquillo quando inserisce sopra la pila delle altre valige quella di VanVan mentre noi siamo sempre più titubanti visto che alla prima frenata brusca la giallona rischia di decapitare il passeggero dell’ultimo posto. Ma tant’è… Si parte e per scaramanzia Ale viene destituito dal suo ruolo di capogruppo e, ad interim fino a Camaguey, il testimone passa a me. Io speriamo che me la cavo!!!! Prendo posto a cassetta e cerco di conversare con il tassista mentre gli altri dietro, trovata la posizione si appisolano tranquilli. In particolare VanVan sollevato dall’incarico di responsabile, dopo i consueti mugugni mattuttini in merito al Mobil, si sviene e sparisce sotto la felpa. L’Autopista Nacional scorre dritta, larga e senza buche sotto di noi.
    Boh, forse aveva ragione Marino, potevamo farcela anche in auto…. Poi ripensando alle due ore scarse di sonno e vedendo il dormitorio nelle retrovie scuoto il capo e sorrido al chofer che sveglio e arzillo ci porta pari pari come uova.
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    satsit
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    Città: ROSIGNANO MARITTIMO
    Età: 59
    Sesso: Femminile
    00 22/09/2009 22:46
    Las malletas su la carrettera
    Il paesaggio tropicale ci circonda, moltissi alberi di “Flamboyan” (Delonix Regia) o albero del fuoco e qualche “auras tinosas” che svolazza in alto.
    Andiamo lisci come l’olio fino all’incrocio di Villa Clara dove ci fermiamo per un pit stop collettivo e pranzo con classici boccadillos jamon y queso.
    Pochi chilometri dopo, senza alcun preavviso, l’Autopista Nacional sparisce nel nulla e cominciamo ad arrampicarci per una strada parecchio più stretta, piena di buche, che si inerpica per la loma e Marino che ha preso il posto a cassetta ci informa che stiamo percorrendo la famosissima “Carrettera Central”.
    Non c’è molto traffico ma da qualche minuto tutti quelle che ci incrociano ci suonano e sfanalano. Ci sarà la stradale??? Oh nooooo!!!!! Ci voltiamo tutti insieme e il lunotto posteriore se ne sta volando via come la valigia di VanVan. Ancora qualche secondo e tutto il nostro bagaglio si sarebbe sparso sulla carrettera.
    L’autista non si perde d’animo. Toglie definitivamente il lunotto che per fortuna è di plexiglas e non di vetro (altrimenti sai le schegge dappertutto..) e ridistribuisce le valige e noi all’interno del pulmino. Ora ci possiamo tranquillamente dedicare al “Carrettera surf” e altri sport che necessitano di vento. Michele da buon ingegnere catastrofista teorizza il risucchio del fumo dello scappamento all’interno dell’abitacolo con conseguente soffocamento generale ma in realtà le sue predizioni non si avverano con le caratteristiche indicate.
    Il caldo comincia a farsi sentire sono circa le 4 del pomeriggio e nubi nere si addensano all’orizzonte. Se comincia a piovere ci bagnamo alla grande…. Ma il cielo si rischiara mentre entriamo trionfalmente e finalmente a Camaguey.
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    satsit
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    Città: ROSIGNANO MARITTIMO
    Età: 59
    Sesso: Femminile
    00 22/09/2009 22:47
    Casa di Carlos
    Cristina è di vedetta e appena scesi dal Van è una festa, saluti, baci e abbracci, soprattutto per Marino che rivede dopo un tot di tempo Erica e le bimbe.
    Il gruppo a questo punto è veramente al completo!! Siamo accolti trionfalmente anche da Carlos e tutta la famiglia che ci ha tenuto da parte un frugale quanto appetitoso spuntino su cui ci buttiamo come lupi.
    Erica approfitta del silenzio dovuto all’abbuffata in corso per dimostrarci come padroneggia lo spagnolo riuscendo persino a rispondere al telefono… Ma i maligni dicono che all’altro capo c’era la maestra…. Valentina e Michele dopo essersi piazzati nella loro camera già si organizzano per domani: ripartono subito in direzione mare: villaggioSanta Lucia dove li raggiungeremo tra qualche giorno…. Noi domani abbiamo un impegno mica da poco…. Ma in attesa del grande evento dobbiamo organizzarci la serata. Mica possiamo rimanere al palo! Ci dividiamo quindi in gruppetti a seconda della dislocazione notturna (siamo piazzati in 4 case particular diverse) e ci prendiamo un po’ di tempo per rilassarci, fare una doccia megagalattica, sistemare le valige, estrarre il vestito buono perdomani e rinfrescarlo, prepararci per la serata.
    Io e Fede siamo nella casa di Ana dove Federica era già stata due anni fa e al piano superiore albergano Ale e Andre. Le camere sono pulite, grandi efresche e così ci scappa pure un pisolino ristoratore….Tanto ristoratore che quando andiamo a chiamare gli inquilini del piano di sopra per andare a cena questi si affacciano con “un oye abierto y el otro cerrado” ci domandano chi siamo, cosa vogliamo e ci dichiaranodi non voler comprare niente!…. La cena al ranchon è superlativa: c’è di tutto e di più. Ci sembra quasi di essere già alla cena del matrimonio. Il supercuoco Lorenzo come da copione esce dal suo regno e si piazza in silenzio a lato della mesa e ci osserva soddisfatto mentre ci strafoghiamo al limite delle capacità umane.
    Sorridenti e satolli resteremmo al fresco del ranchon fino a notte fonda ma arrivano “i promessi sposi” a recuperare il contenuto della malletta comunitaria e ad informarci sullo svolgimento della serata. Scattiamo tutticome molle e soffochiamo entrambi con ripetute salve di baci e abbracci. Appena riprendono fiato ci comunicano il menù della serata che prevede spettacolo di Cabaret e successive danze al Caribe.
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    satsit
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    Città: ROSIGNANO MARITTIMO
    Età: 59
    Sesso: Femminile
    00 22/09/2009 22:50
    Accompagnata in discoteca dai genitori viene allontanata per “abbigliamento inadeguato” (madre salva per pochi centimetri)
    Prima di tornare a casa sua per cambiarsi Ana non dimentica di ammonirci:
    “Mi raccomando ragazze al Caribe sono piuttosto rigidi e bacchettoni. Non mettetevi shorts o cose troppo corte perché altrimenti non vi lasciano entrare.” L’avvertimento non sembra cadere nel vuoto dato che tutte più o meno abbiamo pantaloni lunghi o gonne al ginocchio salvo Luna che
    ha giustappunto un paio di shorts e Marica che ha indossato un paio di pantaloncini a mezza coscia che però, a parere di tutti e soprattutto di ENTRAMBI I GENITORI, appaiono adeguati. Tutti allegri e pimpanti facciamo il nostro primo rumoroso incontro con i bicitaxisti (che diventeranno più o meno fissi per ogni coppia per tutto il nostro soggiorno in loco) contrattiamo il pagamento e poi schiamazzando come galline nel pollaio, tanto per non farci notare, facciamo il primo attraversamento di Camaguey by night.
    Ci mettiamo ordinatamente in fila per entrare mentre il buttafuori all’ingresso ci squadra attentamente una per una: bene, bene, bene… alt!!!
    Il braccio del negrone cala come una mannaia a bloccare il passo a Luna, Marica, ed anche ad Erica che ha una tuta di jeans che non ha niente di sconveniente.
    Cerchiamo di contrattare un po’ ed il tipo ammette Erica se promette di non tirarsi su la tuta una volta dentro (Erica se lo guarda come se il tipo fosse completamente fuori di melone) ma rimane fermo sul divieto a Marica e Luna che protesta facendo una piazzaiola ignobile. Ma tant’è il tipo ormai si è erto a tutore della morale pubblica ed è irremovibile: o vi cambiate o non entrate! E così mentre Ana mormora a mezza voce un: ve lo avevo detto io…. Le bimbe vengono rispedite in fretta e furia a casa per indossare qualcosa di più “decente”!
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    satsit
    Post: 160
    Città: ROSIGNANO MARITTIMO
    Età: 59
    Sesso: Femminile
    00 22/09/2009 22:53
    iL CABARET INCOMPRESO
    Risolto il problema abbigliamento ci piazziamo in una lunga tavolata a lato del palco e ordiniamo il giro di bevute. Nel frattempo comincia lo spettacolo e la tragedia… per quanti sforzi facciamo per
    seguire l’humor del cabarettista ci manca sempre un punto. Ci sembra di capire lo svolgimento del ragionamento ma quando arriviamo alla battuta finale… il buio….e gli altri che ridono come pazzi… che rabbia.. Via, non c’è niente da fare: da settembre tutti anche a lezione di spagnolo….
    Intanto il fuso fa capolino, in Italia sono di nuovo le 4 del mattino…Dimenticavo quando cito le ore 4 l’intonazione è ovviamente quella di Fiorello che imita Califano) e assieme alla difficoltà di
    seguire il comico cominciamo a vacillare (ma sul serio), stentiamo a tenere gli occhi aperti e cerchiamo di tenerci svegli alla meno peggio per non crollare indegnamente sul tavolo. La nostra resistenza è quasi alla frutta quando finalmente … taca banda… ci fiondiamo in pista e cominciamo a scatenarci con il primo reggaeton, il secondo, il terzo…. il novantanovesimo (ma una salsa no???). Nonostante tutto continuiamo imperterriti a ballare, stasera abbiamo deciso di fare chiusura e perdincibaccolina la faremo.
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    satsit
    Post: 160
    Città: ROSIGNANO MARITTIMO
    Età: 59
    Sesso: Femminile
    00 22/09/2009 22:56
    Federica e Luisella animatrici per caso
    Balla tu che ballo io all’improvviso sentiamo le prime note di “Y que te quieren que te den” (che sarà il nostro cavallo di battaglia in questo viaggio), con Fede ci guardiamo intorno e assicurateci che la Maestra è già andata a nanna (domani è il grande giorno) ci piazziamo con la schiena al palco e senza considerare nessuno iniziamo a ballare i santi.
    Noi non ci siamo accorte di nulla ma dice che dopo un po' avevamo i cubani dietro che tentavano di seguirci nei movimenti... e vaiiiiii!!!!!
    Alla fine della performance (si sono aggiunti poi anche Andrea, Dani e Luna) sudati marci come si conviene a bailadores accaniti come noi, ci avviamo verso l’uscita. Non tanto perché siamo stanchi quanto perché i segnali che ci inviano sono assolutamente inequivocabili: luci accese e musica spenta. Abbandoniamo il Caribe e dopo una ulteriore sessione di trattative con i bici taxi (ma sarà l’ultima ormai il prezzo è fissato in 2 cuc a corsa salvo salite) ci rimettiamo in fila per tornare al Diamante fermata al “Pollo”.
    Non abbiamo sonno ma appena tocchiamo i letti ci sveniamo letteralmente… dobbiamo recuperare le forze per domani…. Il gran giorno!!!!
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    cris_75
    Post: 307
    Città: LIVORNO
    Età: 49
    Sesso: Femminile
    00 28/09/2009 09:22
    Camaguey

    Camaguey, casa di Carlos con il suo Ranchon sotto il quale si mangia, si beve, si fuma un bel sigaro, si balla, si parla di politica, di ballo, di donne, in una lingua della quale modestamente posso considerarmi maestro " l'itagnolo".
    L' itagnolo è quella lingua chiaramente mista fra l'italiano e lo spagnolo dove gli italiani parlano in italiano con le esse in fondo ad ogni parola aggiungendo ogni tanto uno dei pochissimi termini che conoscono (magnana, mira, vamos, comida, tomar) ed i cubani continuano a parlare in spagnolo, finendo incredibilmente per comprendersi anche su ragionamenti del tipo: le origini della vita, la situazione politico economica internazionale al tempo dell'inizio della rivoluzione cubana o la ricetta per un italianissimo spaghetto alla carbonara perfetto. Camaguey è anche la vita cubana vera non troppo contaminata dai turisti e dagli occidentalismi più beceri, Camaguey è la casa della trova dove si ascolta e si balla la tradizione, Camaguey è la maestra con la sua famiglia, è Benito rivoluzionario della prima che crede ancora nella rivoluzione, nella scuola per tutti, la sanità per tutti, la casa per tutti e te lo racconta con l'entusiasmo di un ragazzino. Camaguey è una Cuba dai ritmi lenti ma imprevedibili, dove ci si sposta sui bici taxi e dove il rapporto fra cubano e turista molto artefatto dalla barriera dell' interesse che li divide per esempio all'Habana, diventa più vero.
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    cris_75
    Post: 307
    Città: LIVORNO
    Età: 49
    Sesso: Femminile
    00 28/09/2009 09:23
    Cabaret CARIBE

    Prima serata, Ana e Maurizio hanno organizzato per il Caribe dove ci sarà uno spettacolo, naturalmente noi lesionati avevamo pensato ad un spettacolo di Salsa o Afro o Rumba o Son.
    Arrviamo al Caribe sui nostri bici-taxi e veniamo messi in fila e squadrati da uno pseudo buttafuori che deve decidere se il nostro abbigliamento è decente o meno, dopo l'attenta ispezione degna di quella della regina elisabetta quando passa in rassegna la guardia reale decide che Luna e Marica (mia figlia diciasettenne accompagnata in discoteca da entrambi i genitori) non rientravano nella decenze e che si dovevano cambiare. Come genitore avrei dovuto sentirmi umiliato, visto che mandavo mi figlia fuori abbigliata indecentemente, la cui virtù veniva salvata da un buttafuori che la invitava a scegliere un vestiario adatto.
    La realtà è parecchi diversa, visto soprattutto le cubane che entravano con delle minigonne giro topa, tacchi a spillo e decoltè vertiginosi; la spiegazione era che i pantaloncini mettono in vista le forme mentre la gonna (lunga 10 cm) non fascia e quindi non attira l'attenzione, e quindi perchè? semplicemente perchè uno di noi (per esempio il babbo) lo doveva chiamare da una parte ed allungargli cinque pesos e tutto si sarebbe risolto. Ma visto il tipo se la serata non fosse stata organizzata e voluta dai promessi sposi probabilmente il gruppo avrebbe fatto un bel leviamosi di 'ulo generale per andare a bere una pina colada al botegon!
    L'esperienza mi è comunque servita, infatti da quella volta quando decidevamo di andare in un locale passavo prima dell'apertura inquadravo il tipo più "spacchiusu" gli lasciavo cinque pesos e mi facevo riservare il tavolo centrale, principale, davanti all'orchestra di odo che quando i,piquete arrivava nonostante la ressa entravamo dalla corsia preferenziale e andavamo a sedere in pole position.
    Ritorniamo al caribe, al tavolo nell'angolino, al cabaret incompreso, e ad un paio di ore di reggaetton e similari, probabilmente il tutto oragnizzato dal buttafuori a cui non avevamo allungato i tre pesos per farci soffrire! Uno sbaglio però l'hanno fatto, quando hanno visto la maestra andare via, come ultima canzone hanno messo Y che te quieren que te den, per quelli che non sanno di musica cubana questa è una salsa dove vengono chiamati i vari personaggi della santeria afro-cubana e si alterna la salsa con i passi dei vari santi chiamati ad ognuno dei quali corrisponde un particolare passo, con movenze ed espressioni del viso e corporali che lo richiamano. Dato che è Ana che ci guida solitamente attraverso la tradizione m,ettendosi in primafila in quetsa canzone evidentemente pensavano che saremo rimasti ai nostri posti incantati a guardare qualche cubano che sciorinava il meglio del suo repertorio, evidentemente non avevano fatto i conti con la rottura di palle del cabaret, almeno un'ora di raggaetton ballata nostro malgrado, la crisi di astinenza da salsa, il nostro egocentrismo innato il tutto condito da una buona dose di ghigna come ir culo.
    Alle prime note Luisella e Fede partono come indemoniate mettendosi una di fianco all'altra al centro della pista ma senza guradare nessuno, come se fossero in trance e tutto quello che girava intorno a loro fosse vuoto o privo di interesse. Non so dire esattamente se ballavano con gli occhi chiusi, ma ero consapevole che non si rendevano conto che tutti i ballerini si erano accodati a loro e ripetevano i passi che facevano le nostre due eroine come nella più riuscita delle animazioni. Alla fine un po' di gente mi si è avvicinata per sapere esattamente dove era la nostra scuola e quando si potevano iscrivere mentre le due santere si allontanavano al passo di cha cha le che fu
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    satsit
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    Città: ROSIGNANO MARITTIMO
    Età: 59
    Sesso: Femminile
    00 01/10/2009 21:26
    IL MATRIMONIO DELLA MAESTRA
    La giornata inizia alla grande con una colazione degna di un grand hotel a 4 stelle. Subito dopo colazione Valentina e Michele partono per la spiaggia mentre Cristina, che è testimone di Maurizio e deve presenziare alla firma ufficiale, approfittando dei saluti tenta di sgattaiolare fuori senza farsi notare ma “pultro”…. Non ci riesce…
    Dato che è una cosa più unica che rara vederla con gonne o abiti le chiediamo di farci un defilè per verificare se tutto è a posto.. dunque l’abito è ok, gli accessori sono a posto ma ORRORE neanche un filo di trucco…. Eh no! Così non si può, davvero! Per una cosa così importante non va bene…. In un unico vortice le arpie si alzano obbedendo ad un comando silenzioso ma imperioso, e quasi sollevandola, respingono Cristina in casa ed in un turbine di mani, spazzole, pennelli e colori, ignorando le proteste della stessa provvedono a rimediare. Chi dà la terra, chi l’ombretto chi la matita, chi il rossetto…nemmeno Gil Cagnè ed il suo staff sono così efficienti. Dieci minuti ed ecco fatto, la trasformazione è avvenuta….adesso sì che puoi andare Cristi e mi raccomando visto che sei l’unica che presenzierà alla firma fai una bella ripresa che vogliamo LE PROVE!!!!!
    Cristina, splendente come il sole e tutta compresa nel suo ruolo di testimone oculare si allontana confermandoci che chi chiamerà appena saprà come si svolge il resto della giornata.
    Ci dispiace un po’ non poter essere presenti alla fase burocratica ma capiamo che non è possibile entrare tutti quanti nella stanza dell’ufficiale anagrafe (o cosa altro sia) e poi rischieremmo di mandare all’aria il matrimonio perché silenziosi come siamo dopo tre secondi saremmo accompagnati alla porta tutti quanti…. Facciamo quindi un po’ di piani di guerra.. L’idea è quella di tornare dalle commissioni in citta per tempo e farci una pastasciutta autogestita prima di cambiarci. Così Erica e le bimbe restano a casa mentre Marino, Fede, Luna, Dani, VanVan, On two ed io ci dirigiamo in centro per attendere ad alcune faccenduole tipo cambio valuta, prenotazioni per il mare, acquisto tomato per la pasta ecc ecc
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    satsit
    Post: 160
    Città: ROSIGNANO MARITTIMO
    Età: 59
    Sesso: Femminile
    00 01/10/2009 21:26
    Bici Taxi Personalizzati
    Come mettiamo il naso fuori dal cancello, e senza dover neppure arrivare al chiosco sull’angolo (20 metri??) già abbiamo i bicitaxi pronti sulla griglia di partenza e non a caso… ognuno ha già quello predestinato dalla sera prima….Senza altri indugi ci dirigiamo verso il centro città e la prima tappa è alla banca per il cambio cuc. Cerchiamo senza successo Ale, Andre, Dani e Luna ma nell’arco di un chilometro si sono già spersi e quindi ci avvantaggiamo con la pecunia.
    Alla cassiera presento i miei euri ma sono totalmente sovrappensiero e quindi non faccio neppure la mossa di tirare fuori il documento. La tipa conta il valzente e senza fare una piega mi dà il controvalore – operazione conclusa in 3 minuti netti. Io riconto, sorrido, ringrazio e mentre mi allontano mi rendo conto (sono in ferie ma in fondo sono sempre un bancaria) che non solo non mi ha chiesto il documento ma neppure di firmare nulla. Insomma alla faccia della identificazione della clientela… per la solita cosa in Italia ti ci vogliono 16 firme, due fotocopie e almeno mezz’ora…. Anche Marino è pronto; a lui hanno chiesto almeno dove alloggia ed alla dichiarazione “Carlos al Pollo” hanno fatto un cenno di assenso tipo ok, ok basta così. L’unica ancora a zero è la Fede perché l’anticipo di contanti non è fruibile e fuori al bancomat c’è la fila. Ci mettiamo di nuovo in caccia del resto della comitiva ma pur essendo in un raggio di 50mt, ad esagerare, non ci si incrocia. La ricerca della presa multipla per il ferro da stiro di Fede non dà risultati anche se la ricerca mi diverte proprio. In questi negozi mi sento proprio a mio agio dato che sembrano tutti delle mini-ferramenta. Occhieggiando a destra e manca ci imbattiamo in un negozio di scarpe nel quale ci sono le Via Uno. Anche questo però è “cerrado” mannaggia è proprio una maledizione… ma domani….
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    satsit
    Post: 160
    Città: ROSIGNANO MARITTIMO
    Età: 59
    Sesso: Femminile
    00 01/10/2009 21:28
    Prenotazioni per la Playa
    L’incombenza principale cui far fronte però è la prenotazione del villaggio e del transfer per Santa Lucia e così ci dirigiamo al Grand Hotel sul Maceo. Al banco del Cubatour ci sono due donne che già discutono e un’altra coppia attende sui divanetti. Così anche noi prendiamo posto e attendiamo il nostro turno. Fede comincia a girovagare: prima per l’acqua, poi per la sigaretta, poi per il bagno…. (abbiamo scoperto che il problema medico all’Havana era una mancanza di scarichi, così ha preso le pasticche di Valentina ed ora eccede….) intanto la faccenda diventa noiosamente lunga nel senso che alle due tipe che la signora del Cubatour tenta di accontentare ‘un gli va bene nulla e mi verrebbe da dirgli in puro stile aulico livornese: “Dè bimbe, ma piccino ‘un ce lo sentite e grosso vi ci dà noia, eh!!!” Ma so che non capirebbero e quindi mi limito a sbuffare. Nel frattempo sopraggiunge un'altra coppietta, forse tedeschi, che facendo finta di niente si siede nel divanetto più vicino all’operatrice. Eh no! Questi qui li aggiusto io, subito subito. Attiro in qualche modo la loro attenzione e poi sorridendo, ma con uno sguardo che non ammette repliche, con il ventaglio indico loro, con gesto perentorio, la cubatour e poi come se facessi la conta prima la coppia alla mia destra, poi me stessa e poi loro. Fanno le spallucce come per dire: ah non ci avevamo fatto caso. Bè ora lo sapete e quindi a cuccia!
    Per fortuna l’operatrice è esperta e riesce finalmente a trovare il basto che entra alle tipe e così dopo quasi 45 minuti levano le tende soddisfatte. Io prego che la faccenda con gli altri sia più breve e sono esaudita (dovevano decisamente essere delle spaccaballe le precedenti clienti) cinque minuti e tocca a noi.
    Marino comincia ad esporre tutte le richieste: numero di camere, disposizione vicino alla spiaggia, mezzo di trasporto per la spiaggia, date, orari e prezzi. Ci viene confermato tutto quanto con una efficienza degna della Svizzera e quindi ci mettiamo a raccogliere i soldi dato che dobbiamo pagare anticipato, in contanti e che nel frattempo anche il resto della banda è riuscita a trovarci.

    La Fede in differita sul saletellite di 15”
    Mentre siamo lì che contiamo e ricontiamo cucchi, dividiamo e moltiplichiamo, eccoti la Fede che comincia a raffica con i memo: ma glielo avete detto della quadrupla, e della spiaggia e poi dobbiamo anche prenotare un van per il transfer e poi…. Marino si volta e con calma serafica gli dice: Fede tutto fatto. Ma la Federica riparte con la cantilena. Fede tutto fatto!!! Insiste Marino dolce ma deciso. Solo al terzo: Fede,Tutto fatto!! che arriva in coro da tutti Fede da segno di ricezione. Replica quindi con nochalanche: Ah si??? Allora ditelo! E si allontana dondolando sui tacchi per l’ennesima sigaretta…
    [Modificato da satsit 01/10/2009 21:29]
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